So che non posso scegliere come mi sento,
ma posso sempre scegliere di farci qualcosa

L’inizio di un’abitudine è come un filo invisibile, ma ogni volta che ripetiamo l’azione rinforziamo quel filo, vi aggiungiamo un altro filamento, finché esso non diventa una grossa fune che ci lega definitivamente, pensiero e azione.

lunedì 21 dicembre 2009

Per uscire da ogni oscurità...

Una volta un anziano professore venne contattato per tenere una lezione di formazione sulla "Pianificazione efficace del tempo" ad un gruppo di dirigenti di importanti aziende americane. Il professore aveva a disposizione solamente un'ora.

In piedi, davanti a questo gruppo d'élite (pronto a prendere appunti su tutto ciò che l'esperto stava per insegnare),
l'anziano professore li guardò ad uno ad uno lentamente. Poi disse: "Adesso faremo un esperimento".

Da sotto al tavolo che lo separava dagli allievi, il vecchio tirò fuori un grande recipiente di vetro e lo posò delicatamente davanti a lui. Poi tirò fuori dei ciottoli grandi all'incirca come delle palle da tennis ed uno ad uno li mise delicatamente dentro il vaso.

Quando questo fu riempito fino al bordo e fu impossibile aggiungere anche un solo sasso, alzò lentamente gli occhi verso i suoi allievi e domandò: "Questo vaso è pieno?". Sorridendo, tutti risposero "Sì". Attese qualche secondo e aggiunse: "Davvero?"

Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto al tavolo un secondo contenitore, questa volta pieno di ghiaia. Con attenzione versò questa ghiaia sui grossi sassi e poi scosse leggermente il vaso. I pezzettini di ghiaia si infiltrarono tra i sassi, fino al fondo del recipiente. L'anziano professore alzò nuovamente lo sguardo verso il suo uditorio e ridomandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta i suoi brillanti allievi cominciavano a comprendere il suo armeggiare. Uno di essi rispose: "Probabilmente no!". "Bene", rispose l'anziano professore.

Allora si piegò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto al tavolo un secchio di sabbia. Con delicatezza versò la sabbia nel vaso. La sabbia andò a riempire gli spazi tra i grossi ciottoli e la ghiaia. Ancora una volta domandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta, senza esitare ed in coro i suoi allievi risposero: "No!". "Bene!", soggiunse il vecchio professore.

E come ormai si aspettavano i suoi prestigiosi allievi prese la brocca dell'acqua che stava sul tavolo e riempì il vaso fino al bordo. L'anziano professore alzò allora gli occhi verso il gruppo e domandò: "Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?".
Il più furbo, il più audace dei suoi allievi, ripensando all'argomento del corso rispose: "Dimostra che anche quando si crede che la nostra agenda sia completamente piena, ci si possono aggiungere altri appuntamenti, altre cose da fare.". "No", rispose il vecchio professore, "Non è questo. La grande verità che quest'esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all'interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito".

Ci fu un profondo silenzio, mentre ciascuno prendeva coscienza dell'evidenza di questa affermazione.
L'anziano professore disse allora: "Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? I vostri amici e le vostre amiche? Realizzare i vostri sogni? Fare ciò che vi piace? Imparare? Difendere una causa? Essere rilassati? Darsi il tempo? O cose del tutto diverse?

Quello che dobbiamo ricordarci è l'importanza di mettere per primi nella propria vita i SASSI PIÙ GROSSI, altrimenti si rischia di non riuscire a fare ... la propria vita. Se si dà priorità alle minuzie (la ghiaia, la sabbia) ci si riempirà la vita di inezie e non i avrà a sufficienza del tempo prezioso da consacrare alle cose importanti.

Io sono ancora molto indecisa sui miei sassi,solo uno l'ho posato è la mia costante ossessione.
AMARE.
Io devo per prima trovare il tempo per amare,me stessa e poi il prossimo.

Altra cosa che ho ritenuto opportuno postare.

Il “concetto di sé” è l’elenco di tutte quelle caratteristiche che pensiamo ci definiscono. E quindi il mio concetto di me stessa è che sono una donna, di una certa età, ora normopeso, che amo leggere, studiare, vivere in campagna, cucinare, circondarmi di animali, andare per mostre. So di essere intelligente, soprattutto in materie di tipo scientifico, so di essere stata un buon medico del lavoro, so di essere molto resistente, paziente, accogliente. So anche che in certe situazioni perdo facilmente la pazienza e posso esplodere all’improvviso. Nel complesso ho un concetto di me decisamente positivo.

Ma “concetto di sé” non è “autostima”

L’
”autostima” non è un elenco statico di capacità, ma è la valutazione che di queste capacità facciamo rispetto alle informazioni che abbiamo su noi stessi.

William James definiva l’autostima come il rapporto tra il Sé percepito ed il Sé ideale.

L'autostima è una sorta di bilancio fra quello che crediamo e pensiamo di essere e quello che crediamo e pensiamo di dover essere (e quindi fare, raggiungere).

L’autostima è di fatto un rapporto fra successo ed aspettative.
Lascio queste parole in voi e mi aspetto copiose parole!!Poi aggiugerò quello che penso

4 commenti:

  1. Bello questo post mel!
    Sempre molto interessanti e profonde le tue parole!=)
    ti ringazio x il commento che mi hai lasciato..il tuo invito mi ha colpita davvero tanto!
    ..forse sto trovando una soluzione..ma prima di dire aspetto a vedere se è fattibile quello k sto architettando xD

    per qnt riguarda il sasso più grande..tu hai detto: è l'amore.

    Brava mel.
    Quello più grande, più importnate, e anche quello piu difficile.
    Da accettare, riconoscere,ricambiare, vedere.
    Almeno x me.
    Il sentimento più complesso, senza il quale non si può vivere.
    Lo cerchiamo dappertutto quell'amore.
    In tutte le forme, anche quando ci fa stare malissimo ce n'è bisogno.
    Perchè c'è bisogno anche di stare male e di toccare il fondo x risalire.
    Ti abbracciO forte mel, spero di sentirti presto=)

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  2. grazie per il messaggio che mi hai lasciato, è molto bello.
    mi ha riscaldata.
    sei una bella persona, molto profonda e sensibile, o almeno è quello che traspare dalle tue pagine.

    un abbraccio


    ( sai che il giovane holden non mi era piaciuto? trovavo il ragazzino irritante. ma dovrei rileggerlo, ha colpito così tante persone che stimo che dovrei proprio riprenderlo in mano )

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  3. Molto carino questo post Memy. Per restare nella metafora, il tuo primo sasso è sicuramente uno di quelli più grossi per tutti noi (o quasi), peccato che troppo spesso ci piace triturarlo in tanti piccoli sassolini che alla fine trattiamo come semplice ghiaia.

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  4. Ciao Memy, non so se le mie parole saranno molto copiose XD però ci tenevo a lasciare un piccolo segno del mio passaggio e del fatto che il post che hai scritto non mi ha lasciata indifferente!
    Quella storia del professore l'avevo già sentita, molto istruttiva!
    Di chi è il quadro che hai postato? Ad occhio e croce Preraffaellita ma potrei sbagliarmi :)
    Il concetto di sè non è autostima è vero, però è un valido e necessario supporto io credo! Come anche l'autostima cresce ogni qual volta riusciamo in qualche obbiettivo, però questa è una visione finalistica della persona, si dovrebbe avere stima di sè come persone vive e degne di vivere e amare, amarsi...

    Cari saluti,
    xx
    M.

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