So che non posso scegliere come mi sento,
ma posso sempre scegliere di farci qualcosa

L’inizio di un’abitudine è come un filo invisibile, ma ogni volta che ripetiamo l’azione rinforziamo quel filo, vi aggiungiamo un altro filamento, finché esso non diventa una grossa fune che ci lega definitivamente, pensiero e azione.

giovedì 31 dicembre 2009

10x10

I dieci momenti indimenticabili:
1.La mia festa di compleanno(il momento in cui ho scartato il regalo di Giulia)
2.Londra(è difficile da limitare ad un solo momento per cui ne ho scelti 2 il primo ero nell'unico pub che dava alcolici alla mia amica minorenne e il secondo ero sola di sabato dopo la visita alla National,una passeggiata per Hyde Park e ho capito che Londra è nel mio cuore)
3.Il momento in cui mi hanno detto che sarei partita per la Germania
4.L'incontro con la Giulia
5.Il primo giorno di scuola
6.Il giorno in cui ho preso 8 in latino
7.il giorno in cui ho visto 86 sulla bilancia (10 chili che sparivano)
8.La manifestazione di roma
9.Il giorno in cui mio moroso mi ha detto che piacevo al suo amico(non me ne vanto ma ci ho goduto)
10. ... ... ...Il decimo lo lascio alla mia fantasia,lo lascio come quid variabile,lo lascio per ricordami che ogni momento della mia vita è un momento indimenticabile

I miei comandamenti
1L’inizio di un’abitudine è come un filo invisibile, ma ogni volta che ripetiamo l’azione rinforziamo quel filo, vi aggiungiamo un altro filamento, finché esso non diventa una grossa fune che ci lega definitivamente, pensiero e azione.
2.Il fallimento di un giorno non è il fallimento di tutta una vita.
3.So che non posso decidere come sentirmi,ma posso sempre decidere di farci qualcosa
4.Per vedere l'alba bisogna attraversare la Notte.Tutte le notti.
5Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe.
6.Siamo destinati a essere felici o Quando desideri veramente qualcosa tutto il mondo trama perchè tu possa raggiungerla
7.la magrezza è malata senza la felicità e la felicità senza la magrezza è vuota
8.Vivere non è aspettare che la tempesta smetta ma imparare a danzare sotto la pioggia
9.Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca senza applausi...
10.Vivi ogni notte come se fosse la prima e ogni giorno come se fosse l'ultimo.

mercoledì 30 dicembre 2009

non ho il coraggio di essere me,affronti le notti una dopo l'altra per vedere l'alba..
ma vorrei solo addormentarmi,mettermi lì stendermi e lasciarmi guidare da qualcuno o qualcosa,
ho da quella forza che non ho.

Essere me,non è facile.Non è facile per me intendo.
Dovrei..studiare,leggere,ridere,uscire,festeggiare ecc ecc ecc
e vorrei farlo ma mi sento sempre stanca,sempre sbagliata,sempre che dovrei nascondermi.
Will mi chiedi di concentrarmi su una piccola cosa felice.Ma è fatica.
In primis bisogna sapere cosa è veramente"felice",perchè tante volte mi va per buona la cosa più accessibile,la più facile a trovarsi ma spesso questa si rivela una triste caricatura della felicità.
Poi una volta capito cosa sia la felicità,bisogna scovare qualcosa d felice,immergersi in se,nel silenzio e nell'oscurità,affronatare ricordi putridi e aspettative ingrigie,occore scavare come nella terra con le mani,rischiando così di rompersi le unghie,di sporcarsi e prendere freddo.
Poi trovata questa piccola fiammella,occore proteggerla e vivere senza riposo stando attenta che nessuno la rubi o ti aggredisca.
Se riesci infine a proteggerla la devi far crescere con la forza che hai dentro di te.

Will,io non ce la faccio!
Tutto questo è una mantagna altissima per me.
Tutte le fasi srichiedono una forza che non ho voglia di avere,perchè più ti impegni e più ti devi impegnare,anche se i risultati sono sempre più piccoli delle aspettative.
Non voglio nulla.
E' quello il problema,nella mia vita io non voglio faer nulla perchè le cose che amo comportano fatica e io mi sento terribilmente stanca.
Sento il bisogno che qualcuno vivi al posto mio,che mi aiuti,che mi permetta di vivere senza pensare.Perchè se penso è la fine,se il mio cervello parte io ne resto violentata.
Sono una pentola a pressione caldissima e o qualcuno mi fa aprire la valvola o esplodo,per ora hanno solo spento il fuoco per cui mi sto sgonfiando senza valvole di sfogo ne senza esplodere,mi sto solo spegnendo lentamente.
E quando penso che tuttavia ho fatto molto,mi ritrovo a pensare che non sia così.
E' come se il passato,la depressione e tutti gli scheletri fossero un vortice.Io ne ero attratta ipnotizata,ammaliata...poi ho capito e ho fatto di tutto per allontanarmi,in realtà gli ho solo voltato le spalle passandola come una gran vittoria.In realtà è ancora lì,se mi ingozzassi per 3 settimane tutto tornerebbe come prima o peggio.Gli ho solo voltato le spalle,will,il cammino inizia ora e io non so se sono pronta,ho bisogno di qualcosa.Saprò cosa una volta averlo trovato ma per ora brancolo.Brancolo e sento che sarà diverso se perderò altri 20 chili,tra 20 chili inizierò a sentirmi umana(peccato che io pretenda di sentirmi bella).

Io non so chi sono ne dove sto andando ma intanto cammino e camminando ogni tanto ti vien da sederti e piangere,perchè ti perso,non hai meta,non sai come tornare indietro.

Voglio tante cose ma le respingo tutte perchè non i mezzi per raggiungerle.
Voglio soldi,un lavoro,la patente,la libertà,la pazienza,la costanza,i bei voti a scuola,la follia,l'allegria,la felicità,la magrezza,una comagnia.
Ma dovrei fare talmente tanta fatica che non so da dove incominciare e quando scelgo un punto da dove partire mi sembra un percorso infinito e rinuncio.Così tutte le volte.


Non riesco a dimagrire perchè non mangio più con gusto come quando ho iniziato la dieta,basterebbe che andassi a fare la spesa con mia mamma per prendermi le mie cose,ma mi vergogno.Mi vergogno di volere le cose che mi piacciono e di non riuscire a farmi bastare quello che lei prende,mi vergogno a chiederle di aspettarmi e di portare anche me perchè so che deve lavorare.Non riesco mi sembra di approffitarne.Come posso sono già una grandissima delusione,come posso osare a chiedere,devo riconquistare tutto ma non ne ho le forze sono seppellita dai sensi di colpa.


Ho scritto tutto in fretta,tutto come mi veniva.Mi sento che voglio piangere.Ma è fatica anche quello,perchè potrebbe sentirmi qualcuno,dovrei dare delle spiegazioni,sembrerei debole ai loro occhi.Sì,ai "loro" occhi.

ho deciso di non venire a Milano,
una decisione improvvisa,
ho deciso che sono molti soldi e che non sono ancora abbastanza fiera di me,
sono tante parole epochi fatti,
spero solo che questi incontri si ripeteranno più volte
così da "rimediare" a questa mia scelta..
scusate

lunedì 28 dicembre 2009

Storia di un giorno:
Tutto era iniziato in un gran brutto modo..
Mal di testa lancinante,
urla lontane ma fastidiose,urla che non capisci cosa stanno dicendo ma sai che lo stanno dicendo a te e che ti dovrai sforzare di capire,
bilancia"Buon giorno",oggi 87.8
Pranzo a base di litigio da animali,di carne rubata dai piatti,ceffoni e sospiri da cavallo inpazzito
Sonno e mal di testa
inizio preparativi
solite urla non richieste
l'aspirapolvere che non va(causato da un fidanzato improvvisato tecnico)
scopa rotta(causato da fratello improvvisato spalatore di neve)
[Gli uomini non dovrebbero improvvisare,non ne sono capaci]
Cd da masterizzare(per un regalo) non masterizato
carta da regali finita
Fidanzato infuriato con mio fratello,
il primo scemo il secondo stronzo
...
...
...
Questa è stata una giornata gloriosa.
Ho trovato una voce dentro di me,una voce cattiva e forte.
Mi è bastato contare fino a 3 per ottenere quello che volevo.
La mia voce decisa e ferma.
I miei gesti,le minacce e i pensieri tutto coerenti.
Non ero insicura.
Ho vinto.
Ho represso chi mi voleva rovinare la serata.
Sono cambiata.


La sera è stata stupenda abbiamo parlato,riso scherzato mangiato allegramente e c'era lui.
Io continuo a sperare in un sogno.
Ahaha
Lo so,rido con me,perchè so che è un sogno in cui mi crogiolo.
Il mio fidanzato chiede:"per te chi è lei?un' amica ecc ecc"
e lui " La tua fidanzata"

uff...Lo sapevo ma non volevo sentirmelo dire.
Ho mascherato subito,ma adesso riecheggia assieme ad altre cose.
Ha detto di essere"innamorato" della barista di un locale.
Non intende sentimentalmente ma apparentemente.
Sono come la carne alla griglia,mi sclado sfrigolo sui carboni arderti,su situazioni scottanti.

Mi palpita il cuore,sono fiera di me ma io voglio assolutamente togliermi lo sfizio di vederlo che mi guardi a "quel" modo.

Secondo la meccanica quantistica, l’Universo (e tutto ciò che ne fa parte) è attraversato da un campo unificato di energia, che collega ogni particella con tutte quelle che lo compongono, tutte le altre, senza distinzioni.

Ragazze mi sento infinitamente vicine a voi,così come un particella dell'universo.
Mi sento impazzire,mi sento di amare e odiare come voi.
A volte mi sento voi,il che è confortante perchè per un momento non mi sento io.
E' dura sentirsi me,alemeno per me.
La dieta non sta andando a fottersi perchè vedo che riesco a mangiare meno anche se ho cibi particolarmente buoni(perlo rispetto a prima)ma questo non basta di certo.
Voglio cambaire.
Ho capito che il cmbiamento non è una cosa che aspetti,ma un passo che fai.

giovedì 24 dicembre 2009

regole e lettere


1.
Sperimenta nuove emozioni. Se di solito mangi per placare l’ansia o la tristezza, cerca di sfruttare le sensazioni positive legate al Natale per cambiare stato d’animo. E dire addio alla fame nervosa.
Sarà che sono allegerica al Natale,sarà che non sento la "famiglia",sarà che non c'è nemmeno un regalo per me,io non lo so cos'è ma io ste emozioni non le sento proprio,anzi mi sento un po' isolata(che è diverso da sola)sento questi come dei giorni normalissimi.Mi sono sempre presa tutti natali che volevo,anche ad Agosto se così avessi voluto,non ho mai collegato un giorno alla sua festa.Ogni giorno è festa.Questo però mi porta a non amare le feste,troppo casino,troppi oblighi,troppi soldi da spendere.E mai la possibilità di rendere tutti felici come vorrei.

Ovvio che questo riguarda solo me perchè in un altro caso mi parrebbe sul serio un buon consiglio.

2.
Impegnati per risolvere i conflitti. I litigi e le discussioni con le persone che ami sono certamente fonte di stress, che spinge a mangiare ma anche ad assimilare di più. Natale è il momento ideale per distendere i rapporti e chiarire vecchi dissapori.

A Natale siamo tutti più buoni!Io non ho particolari conflitti,almeno non dal mio punto di vista,so che mio padre si aspetterebbe di vedermi di più,so che i miei compagni si aspetterebbero ch eio fossi più presente a scuola...Insomma tutti si aspettano qualcosa ma io sinceramnte ho deciso di seguire solo le mie aspettative.
E quello che io pretendo da me è un sorriso,un sorriso vero.
3. Traccia un bilancio positivo. Invece di concentrarti sui tuoi errori, compila una lista delle cose buone che hai fatto dallo scorso Natale ad oggi: ti servirà a fare il pieno diottimismo per resistere meglio alle tentazioni.
Da Natale dell'anno scorso io riconquistato il mio fidanzato(con un misero sforzo),
ho conosciuto le infinit epossibilità di internet,
Ho fatto la ragazza alla pari,
ho superato la gelosia e sono andata in vacanza con un ex del mio fidanzato
ho vissuto (a)Londra
ho lasciato il mio cuore aprirsi a nuove persone(ehm più o meno)
ho aperto un blog
ho perso 9 chili(che entro l'ultimo dell'anno saranno 11)
ho aiutato il prossimo
Non è abbastanza come avrei voluto ma posso sempre fare di più l'anno prossimo
4. Reinventa la tradizione. Pranzi e cene con i parenti ti fanno sentire in obbligo verso il cibo? Non serve ribellarsi rovinando il clima di festa. Proponi di cucinare qualcosa tu, e stupisci tutti con una ricetta light preparata con le tue mani.
Io ho mangiato delle vere schifezze e nulla di ciò che mi asrebbe veramenre piaciuto cucinare...per me è questo è un fallimento.
5. Sai tenere un segreto? Evita di dire a tutti che sei a dieta sotto le feste: probabilmente cercheranno in ogni modo di dissuaderti! Accetta invece ciò che ti viene offerto, ma prima assicurati di essere abbastanza sazia da poterti limitare ad un semplice assaggio.
Programmare e godere.Io ho già programmati gli sgarri,rendendoli così non più degli sgarri,ho programmato e ora è ora di godere!!!!(peccato che poi non mi sono tenuta sul mio programma)
6.
Non dimenticarti di te. Le corse frenetiche per i regali e i preparativi rischiano di distoglierti dalla tua dieta. Ma prenderti cura di te non deve essere un piacere a cui rinunciare: crea un calendario ad hoc e spiega a tutti che non rinuncerai a prepararti una cena adeguata. Quella mezz’ora è tua e nessuno te la toglierà!
Voglia di Neve e shopping,ma essendo io a secco di denaro e avendo piovuto la vedo dura.
7.
Cerca di tornare bambina. A Natale il lato giocoso e infantile di ognuno di noi emerge prepotentemente, e non c’è nulla di male ad assecondarlo. Giocare e rincorrersi con i piccoli di casa fa perdere un sacco di calorie extra!
Dov'è la gioia??ho perso la gioia.
8.
Metti un regalo per te sotto l’albero. Ad esempio un bel paio di pantaloni nuovi, rigorosamente di una taglia in meno. Saranno un ottimo incentivo a rifiutare le tentazioni di troppo.
Sarebbe stato l'unico regalo,solo soletto,se mi fossi fatta l'autoregalo,vedere che non ce ne erano altri mi avrebbe reso davvero triste(più di quanto già lo sono).Cosa ho fatto di così sbagliato e malvagio per non meritarmi nemmeno un pensiero?
9.
Prepara una strategia difensiva. Se hai già perso qualche chilo, ci sarà sempre una vecchia zia pronta a farti notare che “stavi meglio prima”. Dovrai avere la risposta pronta: spiega che dimagrire è un regalo che fai a te stessa.
L'unico regalo bello è stato sentire da un amico quelle parol:"Sei dimagrita?"
10.
Cerca di fare qualcosa per gli altri, magari per i più bisognosi. Distogliere per qualche ora l’attenzione dal tuo corpo e dal tuo peso ti farà ritrovare la giusta prospettiva.
Ho passato la notte con gli ultimi del mondo,con i senza tetto,gli stranieri...ma mi sentivo veramente a pezzi.


Caro Babbo,
non ti ho visto ieri ti sarai forse perso?
In effetti ho cambiato così tanti indirizzi è cmprensibile che tu non abbia saputo dove lasciare i regali.
Ad ogni modo ti ringrazio per il più bel regalo che mi hai fatto,ero in un locale affollato e ho trovato quel vecchio amico.
"Sei dimagrita?"
Il regalo migliore.

La notte in Caritas,la paura per una rissa,la solitudine e la lotta contro la paura.
Il natale di sonno e di attese.
Sono ancora qui ad aspettare di vedere la mia via.
caro babbo,portami quando avrai trovato la mia casa nuova.
Tanti pacchetti piccoli e grandi nastri e carte colorate,non importa cosa metti dentro l'importante è la gioia.
Io ho veramente perso quella.
Vorrei ridere e divertirmi come una volta,perchè mi sento sempre dannatamente in gabbia.


martedì 22 dicembre 2009

Swap each other

oggi un contato msn mi ha fatto venire un idea e Vera(blog vegano) mi ha dato lo spunto giusto:
La parola inglese swap in italiano significa Scambio o Baratto. Così nasce appunto lo swap, per dare qualcosa -comprata o fatta a mano- a qualcuno che ricambierà. Non è però un semplice scambio, perchè innanzitutto va fatto con il cuore, si cerca di conoscere l'altra persona -semplicemente chiaccherando con lei o leggendo un profilo speciale- e di donarle qualcosa che le possa strappare un sorriso. Si fa uno swap più per donare che per ricevere.
Solitamente si sceglie un tema e a quello bisogna attenersi, si può stabilire un dato budget di base e una data di scadenza; qualcuno si mette anche d'accordo su un oggetto di scambio ben definito, su cui costruirà poi il suo swap.
Generalmente i regali si impacchettano (a piacimento) e si inserisce una lettera, spiegando all'altra persona il perchè della scelta di quei determinati oggetti. Non è necessario che uno swap sia ricco, purchè ci sia il cuore.

Chi vuole swappare con me??io pensavo di farlo in onore del nostro incontro.Anche se non so ancora chi verrà e chi no io inivto tutte a partecipare in ogni caso.
Fatemi sapere attraverso i commenti!
Poi vorrei scegliere un tema in particolare.COnsigliatemi

lunedì 21 dicembre 2009

Per uscire da ogni oscurità...

Una volta un anziano professore venne contattato per tenere una lezione di formazione sulla "Pianificazione efficace del tempo" ad un gruppo di dirigenti di importanti aziende americane. Il professore aveva a disposizione solamente un'ora.

In piedi, davanti a questo gruppo d'élite (pronto a prendere appunti su tutto ciò che l'esperto stava per insegnare),
l'anziano professore li guardò ad uno ad uno lentamente. Poi disse: "Adesso faremo un esperimento".

Da sotto al tavolo che lo separava dagli allievi, il vecchio tirò fuori un grande recipiente di vetro e lo posò delicatamente davanti a lui. Poi tirò fuori dei ciottoli grandi all'incirca come delle palle da tennis ed uno ad uno li mise delicatamente dentro il vaso.

Quando questo fu riempito fino al bordo e fu impossibile aggiungere anche un solo sasso, alzò lentamente gli occhi verso i suoi allievi e domandò: "Questo vaso è pieno?". Sorridendo, tutti risposero "Sì". Attese qualche secondo e aggiunse: "Davvero?"

Allora si chinò di nuovo e tirò fuori da sotto al tavolo un secondo contenitore, questa volta pieno di ghiaia. Con attenzione versò questa ghiaia sui grossi sassi e poi scosse leggermente il vaso. I pezzettini di ghiaia si infiltrarono tra i sassi, fino al fondo del recipiente. L'anziano professore alzò nuovamente lo sguardo verso il suo uditorio e ridomandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta i suoi brillanti allievi cominciavano a comprendere il suo armeggiare. Uno di essi rispose: "Probabilmente no!". "Bene", rispose l'anziano professore.

Allora si piegò di nuovo e questa volta tirò fuori da sotto al tavolo un secchio di sabbia. Con delicatezza versò la sabbia nel vaso. La sabbia andò a riempire gli spazi tra i grossi ciottoli e la ghiaia. Ancora una volta domandò: "Questo vaso è pieno?". Questa volta, senza esitare ed in coro i suoi allievi risposero: "No!". "Bene!", soggiunse il vecchio professore.

E come ormai si aspettavano i suoi prestigiosi allievi prese la brocca dell'acqua che stava sul tavolo e riempì il vaso fino al bordo. L'anziano professore alzò allora gli occhi verso il gruppo e domandò: "Quale grande verità ci dimostra questo esperimento?".
Il più furbo, il più audace dei suoi allievi, ripensando all'argomento del corso rispose: "Dimostra che anche quando si crede che la nostra agenda sia completamente piena, ci si possono aggiungere altri appuntamenti, altre cose da fare.". "No", rispose il vecchio professore, "Non è questo. La grande verità che quest'esperimento ci dimostra è la seguente: se non si mettono per primi i sassi più grossi all'interno del vaso, non ci si potrà mettere tutto il resto in seguito".

Ci fu un profondo silenzio, mentre ciascuno prendeva coscienza dell'evidenza di questa affermazione.
L'anziano professore disse allora: "Quali sono i sassi più grossi nella vostra vita? La vostra salute? La vostra famiglia? I vostri amici e le vostre amiche? Realizzare i vostri sogni? Fare ciò che vi piace? Imparare? Difendere una causa? Essere rilassati? Darsi il tempo? O cose del tutto diverse?

Quello che dobbiamo ricordarci è l'importanza di mettere per primi nella propria vita i SASSI PIÙ GROSSI, altrimenti si rischia di non riuscire a fare ... la propria vita. Se si dà priorità alle minuzie (la ghiaia, la sabbia) ci si riempirà la vita di inezie e non i avrà a sufficienza del tempo prezioso da consacrare alle cose importanti.

Io sono ancora molto indecisa sui miei sassi,solo uno l'ho posato è la mia costante ossessione.
AMARE.
Io devo per prima trovare il tempo per amare,me stessa e poi il prossimo.

Altra cosa che ho ritenuto opportuno postare.

Il “concetto di sé” è l’elenco di tutte quelle caratteristiche che pensiamo ci definiscono. E quindi il mio concetto di me stessa è che sono una donna, di una certa età, ora normopeso, che amo leggere, studiare, vivere in campagna, cucinare, circondarmi di animali, andare per mostre. So di essere intelligente, soprattutto in materie di tipo scientifico, so di essere stata un buon medico del lavoro, so di essere molto resistente, paziente, accogliente. So anche che in certe situazioni perdo facilmente la pazienza e posso esplodere all’improvviso. Nel complesso ho un concetto di me decisamente positivo.

Ma “concetto di sé” non è “autostima”

L’
”autostima” non è un elenco statico di capacità, ma è la valutazione che di queste capacità facciamo rispetto alle informazioni che abbiamo su noi stessi.

William James definiva l’autostima come il rapporto tra il Sé percepito ed il Sé ideale.

L'autostima è una sorta di bilancio fra quello che crediamo e pensiamo di essere e quello che crediamo e pensiamo di dover essere (e quindi fare, raggiungere).

L’autostima è di fatto un rapporto fra successo ed aspettative.
Lascio queste parole in voi e mi aspetto copiose parole!!Poi aggiugerò quello che penso

sabato 19 dicembre 2009

La prima cosa che mi viene in mente quando devo parlare di anoressia è la stanchezza profonda. Non fisica, perchè quella ci accompagna per anni del tutto ignorata: non vogliamo sentirla, non vogliamo riconoscerla, arriviamo anche ad esserne contente, perchè sappiamo che significa che stiamo spegnendoci... No, io parlo di stanchezza di svegliarsi al mattino accorgendoci che abbiamo davanti ancora un giorno da vivere, e a volte sperare che sia l'ultimo; stanchezza di essere costrette a difendere posizioni indifendibili, per avere un fac-simile di libertà; stanchezza di fingere, continuamente e con tutti, stanchezza di essere sempre su un filo, sempre in bilico e sempre in procinto di cadere... e stanchezza di nascondersi, e di sentirsi sempre in un vortice... e con la stanchezza, la voglia di un po' di pace, voglia di fermare la giostra e ricominciare a respirare.
Questa è una citazione dal blog di martita.
Io l'ho messa qui,perchè quando l'ho letta...ho fatto un sospiro,un altro e un altro e un altro ancora finchè non sono divenate lacrime.
Anoressia scrive lei.Io dico Depressione.Quella qui descritta è la Depressione.Altro sospiro,altra lacrima.
Sono 2 giorni che sto a casa.Paura.Apatia,nervoso..cambi repentini di umore.
Ho sacrificato 3 giorni della mai vita nella paura degli attacchi di panico o di isteria.
Sospiri veloci,lacrime ansia.
"Non è giusto,pensavo di essere guarita,sono una fallita,fa tutto schifo"
Schifo sopra lo schifo,nero sopra il nero.
Tentare di riemergere ma più ti opponi più ti tira già.
Sono scesa in garage per sbaglio ho notato una carta dell'anno scorso sulla scrivania.
"casa di cura S.M.....,
alla cortese attenzione del medico di base di M. Mistrorigo(io)
dopo la visita si richiede la prescrizione di
Flouexetina(comunemente definito prozac)"
Lacrime di paura,che solcano ilviso,me lo distruggono.
Non c'era nessuno in casa.Mi vergognavo da morire,sul serio.
Tecniche di respirazione per riprendermi,pensiero positivo pensiero positvo..
Più lo chiamo più mi ignora.
Paura
Infelicità
Paura
Mi sembrava di essere stat così brava.Invece no.Sono una depressa fallita del cazzo e non riesco a vivere normalmente,ne a mangiare ne amare normalmente.Perchè sono una macchina difettosa.

Questo è stato il mio pensiero per 3 giorni.
Ieri mi sono ripresa,dopo 3 giorni di sonno massiccio(l'unica maniera per mettere a tacere la testa e la conseguenza inevitabile di pianti ininterrotti).

Ieri,euforia.Credete che sia stat solo una crisi passegera e che essendomi ripresa vuol dire che l'ho superata?NO!Io soffro di un disturbo BIPOLARE,ciò fasi di estrema ingenua positività alternati da pessimismo Leopardiano e apatia viscerale.
Io so che non posso scegliere come mi sento ma ceh posso sempre farci qualcosa.

Così si inizia tutto da capo,bello insomma(palesemente ironico)!
Sì,non mi piace il mio corpo maposso sempre scegliere di farci qualcosa.
Sì,non ho lavita ceh vorrei ma posso sempre scegliere di farci qualcosa.
Sì,non amo come vorrei ma posso sempre scegliere di farci qualcosa.

La razionalità che combatte il seme di malattia mentale in me.Mi manca però il sentimento,solo che non posso fidarmi dei miei sentimenti sono "difettosi".

In ogni caso ora vi lascio (e mi lascio) con un pensiero positivo,meglio ancora un ricordo freschissimo che voglio rimanga in me per sempre.

"Io,lui e l'altro.Che piacevole serata!
Io e lui,qualche bacio,giusto di rappresentanza.
Io e l'altro una conversazione,che bella sensazione.
Una serata passata tra ridere,parlare e scherzare.
In un bar dove mi sento a mio agio .
La sua mano sulla mia spalla.Non voleva dire nulla,ma da uno come lui non te lo aspetti."
Ho già specificato che non ho un interesse ne sessuale ne amoroso nei suoi confronti,solamente e puramente affettuoso e amichevole.
"Per una sera io lui e l'altro ci siamo diverti,con quel poco che diventa tutto se con le persone giuste!
Io lui,l'altro in un bar.Io a mio agio.
Conversazioni e risate"
L’inizio di un’abitudine è come un filo invisibile, ma ogni volta che ripetiamo l’azione rinforziamo quel filo, vi aggiungiamo un altro filamento, finché esso non diventa una grossa fune che ci lega definitivamente, pensiero e azione.

Quella sera è un filo ocntro la depressione,la fune che ho costruito si è spezzata ma basterà un nodo ben fisso per non perdere i risultati .

bellezze!!

ps aggiungo non va il riscaldamento e alcuni fantasmi del passato tornano.

venerdì 18 dicembre 2009

2 bis

Ho bisogno di amare.
Non ricordo come si fa.
Sperimenterò su di me.
Chi sarebbe pronto ad amarmi se nemmeno io mi amo?
E' chiara la via.
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Un nuovo cambiamento,è ora.
Spuntino:mela e the
Merenda:sanwich con insalata (o insalata e gamberetti)

Inizio a mngiare seriamente ciò che le persone normali mangiano

E' ufficiale è iniziato lo scolorimento.
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Solo arancione,bionda.
Presto mi ritingerò



mercoledì 16 dicembre 2009

2


Allora intanto devo ringraziare per i numerosi commenti...ho sempre pensato ceh senza commenti questo blog dovrebbe chiudere.Non avrebbe senso di esistere.
Inoltre vi ringrazio per quello che scrivete.


Passando alle mie cose da svuotare qui.
Nel post precedente dicevo che rifletto su 4 cose(cibo,moroso,famiglia,scuola),volevo solo proseguire con il secondo punto(il fidanzato) che a mio avviso è quello più critico.

OSCILLAZIONE...

muoversi secondo una traiettoria, percorrendola alternamente nell'uno e nell'altro senso
dal latino tardo oscillare, derivato del classico oscillum " piccola maschera " (propriamente diminutivo di os ' bocca, viso '), poi ' cosa che dondola, altalena ', perché si usava appendere le maschere agli alberi lasciandole ondeggiare al vento.

Sono una maschera appesa al vento,e il vento mi porta per un poco,giusto per illudermi del movimento,ma riamngo lì appesa a dodale sempre sul solito baricentro ch enon vedo.
Oggi lo amo,domani no.
Dicevo ieri in chat a willbe,ho iniziato a considerare il mio raporto con lui come un matrimonio di convenienza,dovuto,e quindi accentandolo dando per scontato che non sia amore.
Io non capisco se l'errore è non amarlo per scelta,quindi non lasciarmi andare a un sentimento che c'è anche se fioco oppure se dovrei solo cercare l'amore al di fuori di ciò che ho già dato per scontato.
Non c'è mai una sola verità e io sono una maschera.
(omaggio a venezia)
Di una cosa sono certa,se lo lasciassi eviterei di mettermi assieme ad altre persone,avrei paura di viverla alla stessa maniera.
Quindi lasciarlo per cercare il Vero amore,sapendo già che poi lo eviterò come la peste,mi sembra styupido ed è questo il motivo per cui sto con lui.
Fa compagnia,è un bravo cane(anche se non un "cagnolino,zerbino")
"che vita da cani"
"sto da cani"
"il can che abbaia non morde"
"non svegliare il can che dorme"
se sapete questi proverbi sui cani sapreste tranquillamente relazionarvi a lui.Non ci sono momenti in cui non so a cosa pensi,non contemplo la possibilità di discutere con lui.Discutereste con un cane?

Io lo amo,per quello che è ma lo odio per come mi fa sentire.Sola.
Sola finchè lo aspetto.
Sola nei miei ragioanmenti filosofici
sola nel mio divertimento di quello che basta poco per divertirsi
sola quando avrei bisogno di qualcuno che mi alscolti,mi faccia un favore,mi conquisti.

Siccome non vedo il problema non riesco a vedere la soluzione.

Ieriin corriera una ragazzo circuiva una sua compagna,si capiva che no erano assieme,lui la prendeva sul fianco,le baciava la guancia sembravano ballare lei andava a ritrovo cercava di scivolare e lui si arrampicava..era bello da vedere,sorridevano maliziosi.
E mio sono chiesta da quanto non vivo la stessa cosa,voglio essere cacciata.

Poi una altra cosa so per certo,l'uomo ceh voglio mi vuole magra e felice,essere magra è un segno di salute e equilibrio(magra=normopeso...almeno per il mio punto di vista).
Voglio un uomo che guardi il mio corpo e pensi"Chissà che cervello,che personalità c'è dentro"
Io lo conosco uno così ma non mi calcola nemmeno perchè ho 3 anni in meno di lui.
Mi piace il suo rigorismo lo rende così maturo ma mi elimina dal suo mercato
(sì,sì è il david dell'altro post)
Spero in una cambiamento...uno qualsiasi..
che inizi ad amare il mio fidanzato
che riesca a lasciarlo
che non mi interessi più il suo amico
che il suo amico cambiidea su di me
che salti fuori altro "mercato" su cui lavorare
che mi passi di mente l'ossessione per una relazione
questo è un articolo che mi è rimasto,ho pensato a me e a voi...

La mia conclusione...
Poi si è vero è triste,ma non per l'età ma in sè.Io l'ho scritta lì nel blog perchè nella mia testa continuava a girare girare,e io appunto non vedo nela soluzione ne il problema.
Tuttavia credo di aver conquistato una piccola verità,sul david,voglio solo che cambi idee su di me e rimanga affascinato dalla mia testa anceh se sono piccola per lui.
Sul mio moroso sto riflettendo su come mi fa sentire e com'è lui.Che sono due cose diverse.
Ho conscluso che come lui è in sè ,è meraviglioso (se non fosse il mio fidanzato sarebbe fuori come amico,conoscente,moroso di una mia amica) ma come mi fa sentire è penoso,il più delle volte, mentre alcune volte è favolso..Il mio e il suo corpo si parlano,le nostre menti no,i nostri cuori saltuariamente ma ,sì, i nostri corpi si amano da matti se dovessi ascolatre il moi corpo restrei con lui.
Ma io devo anche rispettare la mia testa e il mio cuore.
La mia testa cerca il suo amico,ma alla mia testa basta l'appagamento della conquista.
Il mio cuore si accontenta dell amore che passa per il convento con il mio moroso,perchè il corpo è appagato,perchè non ho voglia di cercare il Vero amore,perchè sono impegnata a cercare l'amore per me stessa
Forse è anceh per quello che non lascio il mio fidanzato,perchè il mio corpo è appagato,la mia mente sa come si appagherà il mio cuore è impegnato nel viaggio della felice magrezza per questo sto con lui perchè occupa lo spazio giusto tra le mie esigenze e i mie impegni.Per l'amore vero non avrei posto adesso e di solitudine non se ne parla sarebbe un sacrificio inutile,perhcè thomas non è una gabbia ma solo una piccola relazione non completa non piena.MI da problemi quest arelazione perchè non è una ralazione ma un fantocico di essa,è solo illegittimo che sia una relazione in realtà è una frequantazione.
Ed è diverso,molto!
Io sto con lui anche se mi fa sentire sola perchè sentirsi sola a volte è diverso da essere sola,poi io parlo di una solitudine puramente fisica.Senza patente,ne lavoro non passo andare da nessuna parte da sola.Io non mi sento sola nel senso abbandonata dal mondo ma isolata..e di mezzo ci sta la penosità e la dignitià di una persona